Le Mie Ricette

Una delle mie passioni, da sempre, è la cucina.

Ho iniziato a spataccare (termine ronagnolo che indica il misurarsi, tavolta in maniera disordinata, con una qualche attività svilupando esperienza) ai fornelli in tenera età, aiutando mia mamma a cuocere la piadina - con il cronometro, affinchè le parti cuocessero per lo stesso tempo: e infati ho poi preso una laurea in ignegneria - a fare il ragù per le tagliatelle della domenica e così via.

Con gli studi bolognesi, fra il 1990 e il 2001 (ebbene sì, me la sono presa comoda) ho affinato tecniche e preparazioni, visto che il cibo da mensa non l'ho mai soppoprtato e - a un certo punto - mi ero stancato di portarmi in valigia 25 Kg di derrate preparate dalla sopracitata mamma.

La mia base, dicevamo, è venuta dalle frequentazioni mammesche e dai profumi e sapori delle nonne, in particolare della nonna Domenica, che mi ha cresciuto amorevolmente come solo una nonna romagnola sa fare. Lei aveva iniziato a cucinare, tirando la sfoglia, a 5 anni. E vederla fare le tagliatelle era uno spettacolo.

La prima sfida culinaria fu (e tutt'ora è) riprodurre il sugo con il tonno, per gli spaghetti o le tagliatelline, che faceva lei: l'ho osservata, cronometrata, pesata e imitata: ma quel sapore, al quale mi sono molto avvicinato (i miei spaghetti col tonno sono ottimi), purtroppo se ne è andato con lei qualche anno fa. Così come pensavo che se ne fosse andato il sapore e consistenza delle polpette che faceva, ma - in questo caso - il destino ha messo sulla mia strada una donna, che poi ho sposato, che riesce a rifarle esattamente come le sue.

Credo che la cucina, i profumi e i sapori siano il modo migliore per ricordare le persone care e averle vicine sempre, anche dopo che se ne sono andate.

Insomma sono un cuoco per necessità e passione: mi diverto molto con i primi e, devo dire, l'esperimento "professionale" dell'amatriciana mi ha dato modo (e mi darà modo) di affidare al web quelle ricette che avrei sempre voluto raccogliere nel "Manuale di Cucina per Studenti". Con i secondi me la cavicchio, con la carne alla griglia c'è un rapporto viscerale e catartico, con il pesce vado poco d'accordo (ma lo mangio eccome), con i dolci sono un disastro (ma lì compensa l'altra metà del cielo).

Le mie ricette, se e quando avrò voglia di pubblicarle, sono - anche e soprattutto - un viaggio nei ricordi, come quella volta che ho cucinato la prima volta per la mia ragazza (ora moglie) la pasta al forno o gli spaghetti al tonno per Doris, artista austriaca ospite a casa mia qualche anno fa, o la prima volta che ho messo nel piatto di Leo (il piccolo di famiglia) le "super scaloppine" che oramai sono, sempre per Leo, un must. Ogni ricetta un racconto e un ricordo.

A voi, se ne avrete voglia, la pazienza di scoprirle, leggerle (e magari di riprodurle) di volta in volta.